Se una Squadra vince ai Rigori vale la Schedina?
Piazzare una scommessa vuol dire accendere la speranza e l’adrenalina sulla possibilità di andare in cassa e sbancare il bookmaker. Tuttavia, esistono talvolta insidie regolamentari che, quando non sono ben conosciute dagli scommettitori, possono indurre ad esultare per un risultato che appare vincente, ma che in realtà non lo è. Conoscere a fondo tutte le norme che regolano il mondo delle scommesse è quindi fondamentale per sapere interpretare al meglio i risultati di una bolletta e soprattutto per piazzare le nostre giocate in modo davvero mirato.
Ad esempio, una delle grandi domande che gli amanti delle scommesse sportive si pongono è: “Se una squadra vince ai tiri dal dischetto, la schedina è valida?”. Rispondere a questa domanda in poche parole è difficile: ecco perché attraverso questo approfondimento dedicato spiegheremo, ai fini della nostra giocata, cosa accade in questo caso specifico, proponendovi strategie ed esempi pratici per diventare scommettitori esperti e, soprattutto, vincenti.
Se una squadra vince ai rigori vale la schedina?
Lo abbiamo anticipato: è importantissimo conoscere a fondo il regolamento delle scommesse sportive per non farsi sorprendere da eventi “particolari”, come può accadere ad un match che si protrae ai tempi supplementari e successivamente ai calci di rigore. Tipicamente le partite che possono andare oltre i 90 minuti più recupero sono quelle secche ad eliminazione diretta (come l’FA Cup o come le finali delle Coppe Europee) o i match di ritorno nelle doppie sfide (come accade nelle Coppe Europee o nella semifinale di Coppa Italia) in caso il numero di gol realizzati al termine dei 180’ complessivi (gara di andata + gara di ritorno) siano in parità.
Quindi, se una formazione vince ai rigori vale la schedina? La risposta è: dipende dal tipo di giocata che abbiamo selezionato. Se parliamo delle principali tipologie di scommesse (come 1 X 2, under/over, doppia chance, handicap, parziale/finale, ecc.), generalmente la maggior parte dei bookmaker non considera valido ai fini della puntata tutto ciò che accade dopo i soli tempi regolamentari. Il risultato valido per la scommessa, quindi, è quello fotografato al termine dei 90’ più recupero.
Facendo alcuni esempi pratici, i match a gara unica, per arrivare fino ai penalty, terminano necessariamente i tempi regolamentari (e successivamente anche i supplementari) in parità, quindi con segno X per passare in cassa: se alla fine della lotteria dei tiri dal dischetto la squadra che abbiamo decretato vincente (segno 1, se abbiamo puntato sulla squadra in casa, 2 per quella in trasferta) effettivamente trionferà, ci resterà soltanto una buona dose di rammarico, visto che la bolletta verrà considerata perdente.
Possiamo ricordare la finale di Champions League 2005, Milan-Liverpool, per comprendere meglio l’esempio: i Reds allenati da Rafa Benitez hanno alzato il trofeo sotto il cielo di Istanbul dopo aver battuto i Rossoneri di Carlo Ancelotti ai calci di rigore, a seguito di una rimonta incredibile da 0-3 a 3-3. Il tempo regolamentare di quel match si concluse proprio sul punteggio di 3-3, così come i tempi supplementari, terminati a reti bianche. A quel punto è stata la lotteria dei calci di rigore ad assegnare il trofeo: il Liverpool vinse con un risultato complessivo di 5-6, ma tutti coloro che in quel match avevano deciso di scommettere sul segno 2 in favore degli inglesi, non hanno potuto riscuotere la loro vincita. Ai fini della scommessa, infatti, il segno vincente fu la X, come risultato al termine dei 90’ più recupero dei tempi regolamentari.
Differente, invece, è il caso della doppia sfida andata e ritorno: se la squadra su cui abbiamo deciso di puntare vince ai rigori e, allo stesso modo, ha chiuso vittoriosamente anche i tempi regolamentari (che fanno fede ai fini della scommessa), allora significa che la nostra bolletta è vincente. Questo ovviamente può accadere solo se la squadra vittoriosa ai rigori ha perso la gara di andata: in questo modo, chiudendo con una vittoria i tempi regolamentari (con lo stesso numero di gol di scarto rispetto alla sconfitta) e poi i supplementari, si potranno disputare i calci di rigore. Certamente è una casualità, perché la scommessa sarebbe vincente anche in caso di sconfitta della nostra favorita ai tiri dal dischetto.
Per comprendere meglio la casistica, è sempre la Champions League, nell’edizione 2007, a venirci in aiuto. L’incontro in questione è la semifinale tra Chelsea e Liverpool: i Blues allora allenati da Jose Mourinho si imposero 1-0 nel match di andata disputato a Stamford Bridge, sfruttando il fattore campo. Nel match di ritorno, i Reds, ancora allenati da Rafa Benitez, hanno chiuso i tempi regolamentari sull’1-0, portando il match ai supplementari. Nessuna rete durante i 30’ addizionali, il match si è deciso in favore del Liverpool ai calci di rigore. In questo caso, chi ha scommesso sull’1 del Liverpool, ha avuto l’opportunità di passare in cassa. Tuttavia, la scommessa sarebbe stata vincente anche se il Liverpool avesse perso dai tiri dal dischetto: ciò conferma ancora una volta che, ai fini delle giocate “standard”, chi vince ai rigori è invariante rispetto al risultato della scommessa.
Tornando alla proposta dei bookmakers, come detto e spiegato negli esempi, solitamente le quote in tabella, se non espressamente indicato, sono valide esclusivamente nei tempi regolamentari. Tuttavia, gli stessi bookie offrono la possibilità di cimentarsi con giocate dedicate e pensate per “coprire” le nostre giocate oltre i regolamentari e, perché no, per rendere ancora più avvincenti i tempi supplementari e i calci di rigore. Si va dal generico pronostico “Incontro ai tempi supplementari si/no”, in cui si può scommettere se al termine dei tempi regolamentari si disputeranno o meno i tempi supplementari, all’“1X2 Tempi supplementari”, in cui si dovrà pronosticare il risultato dei 30’ minuti più recupero, indipendentemente da quanto accaduto nei tempi regolamentari, passando per le “Doppie Chance Tempi supplementari”, anch’esse pensate, e quindi valutate ai fini della giocata, prendendo in considerazione solo le segnature realizzate all’over-time. Senza dimenticare la possibilità di scommettere anche sull’arrivo ai tiri decisivi dal dischetto con la scommessa “Incontro ai calci di rigore Si/No”.
Esiste, infine, un ultimo tipo di giocata antepost che, già di per sé, contempla, eventualmente, i tempi supplementari e i calci di rigore. Con questa scommessa si potrà andare in cassa anche se la squadra su cui abbiamo deciso di puntare vince dopo la lotteria dal dischetto: stiamo parlando del “Passaggio del turno”. Nella doppia opzione a disposizione (passa il turno la squadra di casa o passa il turno la squadra ospite) non è importante quando avviene la vittoria, ma è sufficiente che a passare al turno successivo sia la formazione che abbiamo pronosticato: in questo caso, quindi, sarà vincente la schedina sia che la squadra da noi scelta vinca ai regolamentari, ai supplementari o dopo i calci di rigore.
Nella foto del bookmaker Snai è riportata la sezione speciali “Extra time” dove possiamo notare le scommesse sulla modalità di vittoria della Squadra “A” e “B” ai tempi regolamentari, supplementari e ai calci di rigore.
Migliori strategie da adottare
Per poter giocare e massimizzare le possibilità di vittoria è innanzitutto fondamentale conoscere il regolamento delle scommesse, sapendo che le principali quote proposte dai bookmakers esauriscono la loro validità con la conclusione dei tempi regolamentari. Certamente, nelle sfide ad eliminazione diretta dove il rischio di andare oltre i 90 minuti di gioco c’è, è utile coprirsi con anche giocando il “Passaggio del Turno” e optando per il Si – generalmente molto ben quotato – nella scommessa “Incontro ai calci di rigore Si/No”. In questo modo, se l’incontro terminerà ai calci di rigore e la squadra selezionata per il passaggio del turno vincerà, entrambe le giocate risulteranno valide e vincenti.